Impossibilità di pensare Dio non esistente. Il Proslogion di Anselmo d'Aosta come applicazione implicita dei moderni procedimenti di logica aletica

Autores/as

  • Antonio Livi Pontificia Università Lateranense. Italia

Palabras clave:

RAZON Y FE, ARGUMENTACION ONTOLOGICA, DIOS, Anselmo, Santo, ob. de Canterbury, 1033-1109, FILOSOFIA TEOLÓGICA

Resumen

La vera intenzione teologica di Anselmo d’Aosta nello scrivere il Proslogion e il vero significato del suo celebre unum argumentum vanno visti nella funzione che la ragione svolge necessariamente all’interno della vita di fede del cristiano. Anselmo, come Tommaso d’Aquino, non sostiene che l’esistenza di Dio sia un “articulus fidei” ma piuttosto uno dei “praeambula fidei”. La ragione naturale ha la certezza che Dio esiste, ancora prima della dimostrazione metafisica, e questo non fa che confermare l’assurdità di pensare che non esista il fondamento reale di tutte le cose esistenti.

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Publicado

02-02-2009

Cómo citar

Livi, A. (2009). Impossibilità di pensare Dio non esistente. Il Proslogion di Anselmo d’Aosta come applicazione implicita dei moderni procedimenti di logica aletica. Sapientia, 15(225-226), 5–25. Recuperado a partir de https://erevistas.uca.edu.ar./index.php/SAP/article/view/6549

Número

Sección

Artículos